MILANO - Google avrà anche deciso di stoppare la vendita in proprio via Internet dello smartphone Nexus One a causa di risultati non certo entusiasmanti ma per la società di Mountain View sono arrivate comunque buone notizie alla fine del primo trimestre. Stando infatti ai dati pubblicati ieri da Gartner, la quota di mercato dei telefonini Android negli Stati Uniti ha superato per la prima volta quella degli iPhone di Apple. Nel computo globale degli smartphone – 54 milioni quelli finiti sul mercato da gennaio a marzo, pari a un incremento del 48,7% – il super cellulare della Mela ha invece catturato il 15,4% della domanda. Rispetto al 9,6% della piattaforma della rivale californiana (ferma all'1,6% un anno fa e quindi capace di un vero e proprio exploit), al 19,4% esibito da Research in Motion e i suoi BlackBerry e il 44,3% di Symbian, che continua a essere la piattaforma regina pur lasciando sul terreno ancora qualche punto di share. La poderosa scalata di Android, comunque, è la vera novità di un trimestre che ha visto stabili le vendite di telefonini intelligenti Windows Mobile, ormai quinta forza nell'ambito dei sistemi operativi mobili.
Nel complesso il mercato dei cellulari ha toccato quota 314,7 milioni di unità (il dato si riferisce agli acquisti degli utenti finali), con un salto in avanti del 17% rispetto allo stesso periodo del 2009. Fra le note salienti, c'è a detta degli analisti l'ingresso nella top five generale di Rim, che ha scavalcato Sony Ericsson al quarto posto assoluto assicurandosi una quota del 3,4% grazie agli oltre 10 milioni di terminali venduti. Detto che Nokia ne ha spediti 110 milioni e domina il settore catturando oltre due terzi della fetta globale (il 35% per la precisione) e che alle sue spalle si confermano nell'ordine le coreane Samsung (al 20,6%) e Lg (all'8,6%), l'altra grande novità di rilievo parla cinese. Tanto G-Five, che ha sede a Hong Kong, che le più note Huawei e Zte, hanno infatti fatto segnare vendite in forte ascesa arrivando a catturare nel complesso il 4,5% della vendite registrate a livello mondiale. Per il momento i produttori made in China recitano nei cellulari il ruolo degli outsider, ma è facile prevedere che possano cambiare anche significativamente gli equilibri del mercato in tempi brevi.

 

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